Luogo unico a Bordeaux, fino ad ora città priva di un vero bar a cocktail per l’aperitivo, il post cena o i nottambuli, eccovi « Le Point Rouge », il bar che ripercorre 200 anni di storia dei cocktail.
Claude Martignolles, proprietario dello storico caffé le Régent centralissimo a Bordeaux ed il suo braccio destro Gaël Geffroy sono dei grandi collezionisti di flaconi da sempre… ed é proprio la loro straordinaria collezione di alcolici che vi farà viaggiare dai club segreti di Chicago durante la proibizione ai circoli letterari di Londra, il tutto con un approccio pedagogico per saltare da un cocktail cubano ad un retro drink, ginnastica serale tra più di 90 cocktail.
Il Point Rouge ha aperto da pochi mesi sul lungo fiume di Bordeaux, in un palazzo d’epoca abbandonato (ma ben conservato) in questa parte della città vicina alla stazione ferroviaria che sta rinascendo grazie ad un enorme progetto immobiliare (Euratlantique, il più importante d’Europa) ma che per ora é ancora in una sorta di no mens land sospeso nel tempo…
Dopo 2 anni di lavori e restauro, il risultato é semplicemente splendido : muri in pietra, soffitti incurvati realizzati con mattoncini di terracotta, mobili dal design caloroso ed accogliente, luminari unici disegnati dal tedesco Ingo Maurer… insomma uno scrigno perfetto per conservare al riparo dalla luce e dal calore le centinaia di bottiglie della loro collezione.
Iniziamo quindi la nostra sessione di ginnastica, primo esercizio il Pornstar Martini, associazione torrida della vaniglia nella vodka con lo zucchero, il frutto della passione innervosito dalle bollicine dello champagne (cocktail inventato nel 2002 a Londra da Douglas Ankrah). Tutti i cocktail hanno un prezzo massimo di 12€.
Esercizio n°2, il Moscow Mule, il primo vero cocktail a base di vodka ad essere stato adottato mondialmente dopo il suo lancio nel 1941 al Cock n Bull di Los Angeles. Vodka e Ginger beer Fever-Tree, servito in un mug di rame.
Se siete appassionati di cocktail sapete già che uno degli ingredienti fondamentali é il ghiaccio ed al Point Rouge il ghiaccio é prodotto “in house” grazie ad una macchina ordinata specialmente in America che produce dei blocchi enormi, perfettamente lucidi che il barman lavora come una scultura o come un medico legale…
Esercizio finale, respirare, rilassarsi con il Bordeluche, cocktail signature del Point Rouge composto con prodotti « locali » : rhum invecchiato a Cognac, vino di Bordeaux, frutto della passione, miele delle Lande e anisette servito in un bicchiere esotico disegnato da Gaël e prodotto a mano da una ceramista parigina che arriva a sfornarne solo 2 a settimana.
Ma al Point Rouge non si fa’solo che bere, si mangia anche! Tapas fredde e calde per l’aperitivo oppure un menu completo a 34€ dall’antipasto al dessert con prodotti freschi e regionali (il menu cambia ogni mese). Nella parte ristorante (ed anche perché non puo’ mancare a Bordeaux) i grandi vini occupano una posizione privilegiata, in cantina o al bicchiere con le Enomatic o il Coravin.
Alexandre Morin, ex sommelier del Chapon Fin (grandissimo ristorante della città) si prende cura della cantina nella quale tutte le regioni francesi sono ben rappresentate.
Le Point Rouge, é aperto dal lunedi’ al sabato, dalle 18.00 alle 2 del mattino al 3 quai de Paludate a Bordeaux.
Fantastico! Non vedo l’ora di testare di persona!